lavoro nero 31/03/2023
Sconfiggiamo insieme il lavoro nero
3,5 milioni.
Sembra assurdo, eppure è questa la realtà: nel nostro Paese ci sono 3,5 milioni di lavoratori in nero.
Sembra assurdo, eppure è questa la realtà: nel nostro Paese ci sono 3,5 milioni di lavoratori in nero.
E quanto rappresenta ciò? Circa 203 miliardi di euro e l'11,3% del Pil.
Per numero di "occupati" il lavoro sommerso è il terzo settore più numeroso dell’economia italiana, preceduto dai servizi (16,3 milioni di addetti) e dal manifatturiero (4 milioni di addetti).
In particolare, tra i settori maggiormente coinvolti, vi sono edilizia, acconciatura ed estetica, trasporto taxi, HORECA (hotels, restaurants and catering) e comunicazione.
Si tratta di una situazione da non sottovalutare eppure non presa molto seriamente da chi dovrebbe occuparsene.
ECCO LA NOSTRA SOLUZIONE...QUALCUNO CI DEVE PUR PROVARE!
Jobobo è una startup JobTech che si occupa dell'innovazione tecnologica nel migliorare l'accesso e l'esperienza di lavoro per tutte le parti.
Immaginiamo un mondo dove la burocrazia è "0", le assunzioni e i pagamenti sono immediati.
Noi di Jobobo riteniamo che tutti debbano poter trovare la propria vocazione lavorativa: per raggiungere tale obiettivo in modo lecito e sicuro, Jobobo offre la possibilità di redigere contratti digitali, firmati regolarmente, con tutele e assicurazioni garantite.
Offriamo inoltre alle aziende un mezzo digitale, personalizzato e trasparente per accedere alle risorse di lavoro.
E perchè lo facciamo?
La nostra visione è quello di ideare uno strumento che contrasti il lavoro nero, abbassi i costi amministrativi e permetta di instaurare rapporti di lavoro velocemente.
Lo step successivo sarà convincere le autorità (politici, sindacati, etc.) a mettere tale strumento in uso.
Perchè questo si realizzi abbiamo creato un sondaggio da spargere ovunque così da ottenere quanti più opinioni e suggerimenti possibili. Ogni voce è importante e, per quanto una sola sia spesso inudibile, numerose voci creeranno un coro che nessuno potrà più ignorare.
Se la lotta al lavoro nero non inizia da quelli più a rischio, allora da chi?
La strada è ancora lunga, specie nel nostro Paese dove i tempi sono (quasi) sempre dilatati. Ma spargendo consapevolezza e unendo le nostre forze giungeremo insieme a una soluzione che aiuti ad abbattere il lavoro nero.
FONTI